a cura di Florencia Andreola/GIZMO

La crisi economica e sociale che ha dominato la scena europea e mondiale degli ultimi anni (e – almeno in alcuni casi, come in quello italiano – negli ultimi decenni, in modo ciclicamente ricorrente), ha finito col rendere la condizione di disagio qualcosa di normale, di pressoché endemico, tanto da un punto di vista individuale che collettivo. Difficile trovare una via di fuga da essa, e ancora più difficile concepire un’alternativa ai fattori che la determinano. Tuttavia, se questi ultimi non possono essere agevolmente rimossi, è quantomeno possibile analizzarne le cause e cercare di elaborare strategie di attenuazione o di “aggiramento” di tali fattori, capaci di contenere il disagio e di indicare possibili forme di resistenza ai loro effetti.

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