LEZIONI IN BIBLIOTECA – Le Strade Ferrate

20 e20 2020, palinsesto di iniziative online culturali e di divulgazione scientifica organizzato dal Politecnico di Milano in attesa di poter riprendere l’attività dal vivo.

LEZIONI IN BIBLIOTECA
“Le Strade Ferrate”

Con Edoardo Rovida, docente di Comunicazione tecnica

A parte qualche applicazione in epoca antica e rinascimentale, la coppia ruota-rotaia in senso “moderno” nasce all’inizio del XIX secolo: Richard Trevithick monta una macchina a vapore sopra un carro ed ecco la locomotiva. Nel 1829 George Stephenson aggancia alla locomotiva alcuni vagoni: è il primo treno della storia. Le ferrovie si diffondono in tutta l’Europa. In Italia nel 1839 nasce la Napoli–Portici e nel 1840 la Milano–Monza. Nel 1842 un disastro ferroviario a Versailles, dovuto alla rottura di un asse, induce a studiare approfonditamente il fenomeno della fatica.
Le strade ferrate richiedono la realizzazione di tutta una serie di infrastrutture: binari, con i relativi problemi di giunzioni e di scambi, gallerie, ponti, stazioni.
La diffusione delle ferrovie ha, tra i suoi effetti, il contributo alla nascita ed allo sviluppo di molte industrie: Ansaldo (1853), Tecnomasio Italiano Brown Boveri (1863), Breda (1886), Costruzioni Meccaniche di Saronno (1887). Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo inizia, in Italia, l’elettrificazione delle ferrovie (affidabilità, economicità, non necessità di acqua e carbone, confort).
L’Esposizione di Milano (1906) celebra il traforo del Sempione e, di conseguenza, i trasporti: essa vede così la presentazione di numerose innovazioni, anche ferroviarie.
Lo sviluppo ferroviario continua vertiginoso: Pendolino (1976) (Milano – Roma in 5 ore), tunnel sotto la Manica (1999), Freccia Rossa ( 2017) (Milano – Roma in meno di 3 ore). Il treno a levitazione magnetica, che evita il contatto ruota – rotaia e che, quindi, consente velocità elevatissime, è una grande innovazione che ha già le prime applicazioni.