LEZIONI IN BIBLIOTECA – I Canali e i Navigli nella Pianura Padana

20 e20 2020, palinsesto di iniziative online culturali e di divulgazione scientifica organizzato dal Politecnico di Milano in attesa di poter riprendere l’attività dal vivo.

LEZIONI IN BIBLIOTECA
I Canali e i Navigli nella Pianura Padana: una rete per la mobilità lenta e per lo sviluppo di un turismo sostenibile

Con Andrea Rolando, docente di Rappresentazione della città e del territorio

L’intera Italia è ricchissima di bellezze naturali, ma anche di moltissime opere dell’uomo realizzate nel corso dei secoli, che si integrano magnificamente nel paesaggio, impreziosendolo. I canali e i navigli derivati dai laghi e dai fiumi che scendono dalle Alpi, sono in questo senso un esempio che molti conoscono e apprezzano. Sono stati da poco celebrati i 500 anni dalla morte di Leonardo, un’occasione speciale di riflessione, se consideriamo – proprio come fece il Genio di Vinci – Milano al centro di un sistema di fiumi e di canali che attraversano l’intero paesaggio lombardo. Un esempio particolarmente virtuoso, non solo da studiare ed ammirare in una prospettiva storica, ma dal quale si può soprattutto imparare una lezione per il futuro: come progettare e costruire bene, mantenendo il giusto equilibrio tra risorse naturali e artificiali, anche al fine di una valorizzazione dell’intero territorio in termini turistici.

Infatti, oggi lo sviluppo del turismo lento è sempre più spesso orientato verso la promozione di itinerari culturali, cammini e vie ciclabili che sfruttano il capitale lasciato in eredità dalle generazioni che ci hanno preceduto e che si sviluppano non solo lungo i fiumi, ma anche lungo canali, antiche vie e linee ferroviarie dismesse: un sistema a rete, praticamente già pronto, che può creare veri e propri corridoi di connessione basati sulla mobilità, lenta e sostenibile, attraversare intere regioni geografiche in tutto il Paese. Occorre però migliorare in modo più ampio i sistemi di accessibilità dalle città e dai paesi, utilizzando soluzioni intermodali e considerando in particolare i nodi del sistema infrastrutturale, come ad esempio le stazioni della fittissima rete ferroviaria italiana, ma anche i caselli e le aree di servizio delle autostrade e persino gli aeroporti.

In questo senso, le azioni di promozione turistica possono svolgere un ruolo essenziale, in particolare se saranno improntate ad una visione più ampia basata sulla diffusione generalizzata della mobilità sostenibile in tutto il territorio. Azioni che porteranno, nel rispetto degli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, ricadute positive non solo per i turisti, ma anche vantaggi duraturi sulle comunità locali, promuovendo stili di vita sostenibili e benefici diretti alla salute,  un più efficiente uso delle infrastrutture come base per l’innovazione territoriale, un generale miglioramento delle condizioni di vita nelle città e nei territori.

Immagine: lungo il canale Villoresi, nei pressi del Ticino